Vitematta si presenta
Vitematta insieme ad Asprinio De Angelis, Cantine Bonaparte e Masseria Campito, dà alla luce il progetto Più o Meno Dieci.
L’Asprinio d’Aversa si prepara ad essere affinato nel fondale marino di Baia a Bacoli e contemporaneamente in grotta.
Una produzione limitata di 1350 bottiglie di Asprinio Spumante Metodo Classico affinate in mare ed altre 1350 affinate nelle tipiche grotte in tufo della Doc Aversa.
Oggi presentiamo Vitematta.
Vitematta ed il suo Asprinio prodotto a Casal di Principe su terreni confiscati alla criminalità organizzata
L’Asprinio di Vitematta, come tutta la produzione Vitematta, viene prodotto da un’uva che nasce su diversi terreni dell’Agro Aversano, di cui due confiscati alla criminalità organizzata nel territorio di Casal di Principe. Terreni affidati nel 2009 alla Cooperativa Eureka, creatrice di Vitematta, cooperativa sociale mista A/B.
Su questi terreni Eureka ha dato vita al Centro di agricoltura sociale “Antonio di Bona”, agricoltore di Casal di Principe, vittima innocente di camorra. Cogliendo la sfida del riutilizzo sociale e produttivo dei beni confiscati alle mafie, la cooperativa include nel suo team persone svantaggiate nell’ambito della salute mentale, con il fine di contribuire al loro percorso di emancipazione. Da qui il marchio Vitematta.
La Tutela dell’Asprinio
E’ su questi terreni che Vitematta persegue l’obiettivo di preservare la tradizione ancestrale dell’Asprinio, e non solo. Una tradizione che risale agli antichi Etruschi con la tipica Alberata Aversana di vite maritata al pioppo.
Tutelare l’Asprinio significa prendersi cura di un patrimonio culturale che affonda le sue radici nel territorio dell’Agro Aversano circa 3000 anni fa. Un dono degli Etruschi ai Campani che ancora oggi è visibile nel sistema di “allevamento” delle Viti maritate ai pioppi che Carolina Bonaparte definì “Festoni di viti attaccati agli alberi con sparsi grappoli di uva assai più belli di quelli che gli Ebrei portarono a Mosè”.